Metodologie

Come in molte scuole italiane, anche nel nostro Istituto negli anni scorsi si è attivato un percorso di rinnovamento metodologico – da una didattica per conoscenze ad una didattica per competenze – che ci ha spinti ad integrare i metodi tradizionali dell’apprendimento con mezzi può consoni al nostro tempo.
I metodi che illustreremo di seguito sono quelli maggiormente sperimentati nell’Istituto Comprensivo opportunamente applicati nelle diverse fasce d’età e opportunamente calibrati accanto al metodo classico della lezione frontale.

DENTRO/FUORI LA SCUOLA

«Dentro/fuori» non si riferisce a un modello specifico, ma si esplica in una serie di
declinazioni riconducibili ad un’idea di scuola che trae insegnamento dal contesto sociale
in cui è inserita. Data l’età di riferimento dei bambini e ragazzi del Comprensivo potremmo dire che:
• diventa luogo di incontro tra sapere formale e informale, sperimentando percorsi di
destrutturazione del curricolo e progettando attività interdisciplinari;
• introduce percorsi di didattica laboratoriale in cui gli studenti sperimentano esperienze di
apprendimento in contesti reali;
• valorizza in termini di ‘cultura educativa’ competenze, conoscenze e interessi che
studenti e insegnanti portano in classe da fuori.

Ict-lab

Con la sigla «ICT Lab» si intendono le attività che ruotano attorno a tre temi tecnologici
così definibili: Artigianato digitale, Coding, Physical computing.
La nostra scuola sviluppa principalmente il Coding e il Physical computing. Sonod efinite «coding» tutte le attività volte all’acquisizione del pensiero computazionale, fino alla capacità di “dominare” la macchina istruendola a “fare cose” anziché ricorrere ad altre già create e disponibili.
Per «Physical computing» si intende la possibilità di creare oggetti programmabili che interagiscono con la realtà; il campo di applicazione più noto è quello della robotica. In particolare nella nostra scuola questo avviene attraverso lo sviluppo delle S.T.E.M,
(Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica).

AULE LABORATORIO DISCIPLINARE

In questa metodologia le aule sono assegnate in funzione delle discipline che vi si
insegneranno per cui possono essere riprogettate e allestite con un setting funzionale alle
specificità della disciplina stessa. Il docente non ha più a disposizione un ambiente
indifferenziato da condividere con i colleghi di altre materie, ma può adeguarlo a una
didattica attiva di tipo laboratoriale.

SERVICE LEARNING

Il Service-Learning si propone come approccio pedagogico “oltre l’aula” indicato per
rispondere a due esigenze: essere una scuola che promuova competenze e, allo stesso tempo, educare alla responsabilità sociale e alla cittadinanza attiva.
Gli studenti diventano protagonisti del proprio apprendimento e capaci di dare senso a
quanto la scuola propone loro.
Gli elementi essenziali del service-learning sono:
–  la reciprocità in quanto il service-learning apporta benefici sia agli studenti che alla
comunità;
l’impegno perché il servizio stimola il pensiero critico degli studenti, promuovendo il senso di responsabilità e la partecipazione attiva;
la riflessione, che è ciò che trasforma le esperienze in apprendimento.

FLIPPED CLASSROOM

E’ nata in ambiente universitario ed è  una metodologia che prevede un “capovolgimento”
dell’organizzazione didattica. Anziché introdurre i concetti base in classe e poi assegnare
l’esercizio come compito a casa, gli studenti compiono un primo approccio autonomo
all’argomento a casa, anche attraverso la visione di video didattici assegnati dall’insegnante, mentre al rientro in classe  svolgono attività strutturate di chiarimento-discussione applicazione dei contenuti acquisiti individualmente (Bergmann & Sams,
2012). Questo cambio di paradigma dell’organizzazione didattica favorisce la centralità dello studente nel processo di apprendimento promuovendo la sua capacità di mettersi in gioco, di collaborare con i compagni in maniera responsabile-costruttiva-inclusiva.

CLIL (Content and Language Integrated Learning)

Clil (Content and Language Integrated Learning), è l’apprendimento integrato di contenuti
disciplinari veicolati in lingua straniera.
La nostra esperienza CLIL, graduale e curricolare, è progettata in ampi moduli in lingua
straniera che operano un approfondimento contenutistico di alcuni macro-argomenti, per
integrare prevalentemente i programmi didattici disciplinari di Storia, Storia dell’Arte e
Scienze Naturali.
Il senso del nostro percorso può essere sintetizzato in 4 componenti (content,
communication, cognition, culture/citizenship):

Attenzione ai contenuti: non si tratta di trasmettere contenuti secondo modalità tradizionali scolastiche, piuttosto di veicolarli attraverso metodologie che promuovano l’acquisizione di abilità e competenze disciplinari e sviluppino l’auto-apprendimento.

Aspetto comunicativo: il linguaggio è appreso attraverso materiali autentici, in situazioni
reali, complementare alle situazioni più strutturate tipiche delle lezioni tradizionali di lingua straniera.

Strategie e competenze comunicative.
Valore formativo-educativo: le attività predisposte costituiscono una sfida cognitiva,
qualsiasi sia il livello di competenza, perché richiedono lo sviluppo di abilità cognitive,
unitamente ad abilità linguistiche, promuovendo la crescita della persona.

Prospettiva pluriculturale: offre agli studenti l’opportunità di confrontarsi con altri contesti
culturali di cui studiano la lingua, e quindi di maturare atteggiamenti di comprensione e
apertura a culture differenti dalla propria.