micronido "i germogli"

Progetto Educativo

Il progetto del micronido “ I germogli” delle Marcelline è pensato ed elaborato a partire dall’esperienza: al centro dell’apprendimento c’è il bambino con le sue esperienze, perché non sia un semplice spettatore, ma l’attore protagonista del processo formativo.

Una cura particolare è posta ai seguenti ambiti: 

Lo sviluppo dell’autonomia.  Cioè lo sviluppo di tutte quelle azioni che stanno alla base della “vita pratica”, ai movimenti nell’ambiente: 

– cura della persona: vestirsi e svestirsi, mettere e togliere le scarpe, lavarsi le mani e il viso; 

– cura dell’ambiente: riordinare i giochi, riconoscere le proprie cose.  

– comportamento sociale: salutare, rispettare il lavoro degli altri, aspettare il proprio turno. 

Lo sviluppo sensoriale. Attraverso esperienze di vario genere, atte non solo a comprendere ciò che i sensi ci fanno provare, ma anche per stimolarenla curiosità e le prime esperienze di causa effetto.

Lo sviluppo dell’interiorità.  Attraverso l’incontro esperienziale con le meraviglie della natura, la conoscenza dell’amico Gesù e l’esperienza di una preghiera semplice e spontanea

Lo sviluppo della manualità. L’uso del colore a dita, dei materiali modellabili e di diversi piccoli strumenti.

Lo sviluppo motorio.  Stimolare  le esperienze con il corpo per capire cosa posso e riesco a fare e cosa no.

Lo sviluppo del gusto musicale. Strettamente legato allo sviluppo motorio e allo sviluppo del ritmo, l’ascolto attivo e l’uso della voce per imitare, produrre, inventare suoni e rumori, contribuirà a sviluppare nel bambino il senso musicale.

Progettazione Didattica

Il metodo

Le Educatrici del micro nido  “ I germogli “ Marcelline Lecce,  utilizzano prevalentemente  i seguenti metodi:

  • dall’osservazione del bambino e della bambina alla formulazione di una ipotesi di lavoro personalizzata e alla sua successiva applicazione: metodo induttivo;
  • da una ipotesi di lavoro generale alla sua applicazione nel particolare della situazione del bambino e della bambina: metodo deduttivo;
  • fasi induttive e deduttive integrate: metodo sperimentale.

i luoghi delle esperienza

L’area accoglienza.  In particolare i contrassegni… Sono le immagini che contrassegnano gli armadietti, le bavaglie, gli asciugamani, le lenzuola e le coperte dei bambini. A ognuno ne viene assegnato uno al momento dell’inserimento e rimarrà lo stesso per tutta la permanenza al micronido. Hanno lo scopo di abituare il bambino a riconoscere gli oggetti e a imparare parole nuove. Ripetendo i nomi degli oggetti raffigurati dai contrassegni, i bambini inoltre imparano a riconoscere le proprie cose, distinguendole da quelle degli altri. 

L’aula.  E’ il luogo “casa” nel quale con i miei amici e le educatrici i bambini vivono le avventure di ogni giorno

Il Giardino e la pineta.  All’interno del nostro Istituto ci sono  grandi spazi verdi dove è possibile osservare, annusare, gustare e sperimentare.

Il museo delle cianfrusaglie.  All’ingresso del micronido una piccola area è dedicata ai piccoli “tesori” scoperti dai bambini , materiale raccolto dai bambini con i genitori o  portato dalle educatrici, come spaghi, sassolini, pigne, bottoni, vecchi giornali e riviste, tubetti, nastri, conchiglie, tappi di sughero… oggetti che vengono osservati e riutilizzati.